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DOLIANOVA MONUMENTI APERTI 1 - 2 GIUGNO 2019

MONUMENTI APERTI DOLIANOVA

 
DOLIANOVA MONUMENTI APERTI 1 - 2 GIUGNO 2019
 

COMUNE DI DOLIANOVA

ASSESSORATO ALLA CULTURA

SETTORE SERVIZI ALLA COMUNITA'

 

INVITO A PARTECIPARE A

 

DOLIANOVA MONUMENTI APERTI 2019

Sabato 1 e Domenica 2 Giugno 2019

 

A Dolianova, Monumenti Aperti 2019; Sabato 1 dalle ore 16 alle ore 20 e Domenica 2 Gigno 2019 dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20.

PDF – Guida ai Monumenti di Dolianova – Monumenti Aperti 2019 – 1 e 2 Giugno 2019

 

Dolianova con i suoi quasi 10 mila abitanti è una cittadina nel cuore del Parteolla.La nascita del toponimo Dolianova ha origini incerte. Alcuni studiosi ne attribuiscono il significato al periodo nuragico, ma senz’altro la teoria più accreditata porta a un’origine latina Pars Olea, nome con cui i romani avrebbero chiamato il Parteolla, per porre l’accento sulla diffusa coltura dell’olivo.

Dolianova nasce ufficialmente il 25 giugno 1905 dall’unificazione degli antichi villaggi di San Pantaleo e Sicci San Biagio. Tuttavia, nelle sue campagne sono presenti numerosi insediamenti archeologici che sanciscono una presenza nella zona in tempi ancora più remoti. Probabilmente la parte montuosa offriva molte possibilità di caccia e migliori sostegni per difendersi da eventuali attacchi. Si possono ricordare numerosi insediamenti, come “Sa Dom’e S’Orcu”, “Mitza salamu” e “Sa Dom’e S’Ossu”.

Risalendo nei secoli, si viene in possesso di materiale risalente al Medioevo come scheletri, orecchini, vasi in pasta vitrea, monete e pietre dure.

Le chiese sono, senz’altro, il segno più tangibile che la storia ha lasciato nel territorio di Dolianova. Ne esistono varie. Tuttavia rimangono le due Parrocchie, derivanti dall’antica divisione del paese: San Pantaleo e San Biagio.

Dolianova non è solo storia o arte, è anche attività produttive. Il suo territorio è un centro di lavoro che ha solide basi nell’agricoltura e nell’allevamento. Poi col tempo la situazione è andata evolvendosi ed è nata quella che oggi è davvero Dolianova: una cittadina che rappresenta un’alternativa alla città, che non rinuncia ai servizi che la città offre ma allo stesso tempo mantiene la sua identità.

Saluti dell’amministazione comunale:

La manifestazione “Monumenti aperti” è da diversi anni un appuntamento fisso per Dolianova. Il paese coglie l’occasione per presentarsi al pubblico proveniente da diverse località, e offre ai concittadini l’opportunità di osservare i nostri monumenti da una nuova prospettiva. Si tratta di uno scambio culturale continuo che negli anni si rinnova arricchendosi di volta in volta, con l’apertura di nuovi siti. Quest’anno una novità è costituita dalla apertura ai visitatori di Monumenti Aperti della sede della Misericordia, della Chiesa di Santa Maria e di Villa Devilla. L’amministrazione promuove l’evento poiché ne riconosce il valore didattico- formativo, grazie al lavoro decennale delle insegnanti, che unito all’impegno dei ragazzi, offre l’opportunità di valorizzare le ricchezze del nostro paese.

Il Sindaco Ivan Piras


I Monumenti:

Parco Artistico Gianni Argiolas. L’artista Gianni Argiolas ha realizzato, a partire dal 2003, una serie di opere scultoree a cui fanno da cornice sei ettari di una rigogliosa vegetazione. Le opere, simbolo di storia e cultura, già originali nella loro realizzazione, suscitano nei visitatori profonde emozioni anche grazie al contesto ambientale in cui sono posizionate. Nel parco possono essere visitati i seguenti siti scultorei: Il monumento dell’acqua, La Natività, L’Aratore, Il Sepolcro, Il monumento del ciclista sardo, Il monumento dell’atleta, Papa Giovanni Paolo II, Omaggio alla Brigata Sassari, Monumento al disabile, Villaggio Nuragico, Su Coidroxu. Si consiglia ai visitatori di parcheggiare le proprie auto nello spazio antistante la cantina sociale.

Circolo Dolia.  Il “Circolo di Lettura Dolia” vanta una storia secolare 118 anni di vita, fondato nel 1893 a San Pantaleo, un villaggio contiguo a Sicci San Biagio. Quando i due villaggi decisero di unificarsi nel 1905, dando vita al nuovo Comune di Dolianova, i Soci del Circolo, decisero di costruire la sede in prossimità della piazza Brigata Sassari che ancora oggi è la sede dell’Associazione. Questa, ultimata nel 1909, è diventata centro di tutte le varie attività ricreative, culturali ed associative. Il salone centrale dell’edificio, è stato utilizzato per esposizioni di mostre d’arte oltre che di fotografia, è stato sede di dibattiti culturali, di concerti, di rappresentazioni teatrali e di feste ricreative e ludiche. Per aiutare gli studenti meritevoli, ogni anno il “Circolo Dolia”” assegna a concorso tre borse di studio per incoraggiare i giovani a manifestare idee, sentimenti, capacità di confronto e di partecipazione.

La Torre dell’Acqua, il D’ArT, per i Dolianovesi “La torretta”, realizzata nell’aprile del 1957, ospitava un serbatoio d’acqua. Oggi è stata trasformata in museo grazie a un elegante restyling. La Torre dell’Arte e dell’Architettura è stata inaugurata il 20 Dicembre 2015 ed è diventata uno spazio museale espositivo per eventi culturali di carattere temporaneo.

Chiesa di San Sebastiano. Collocata tra Via Mazzini e Via Lamarmora, venne costruita negli anni immediatamente successivi alla grande epidemia del 1652/1656 e ristrutturata negli anni Cinquanta del secolo scorso.

Cattedarele di San Panataleo. L’imponente Chiesa medioevale fu dedicata a San Pantaleo ed è uno dei più importanti monumenti dell’arte romanico – pisana in Sardegna. E’ stata edificata tra il XII e il XII sec. e venne, come risulta da una iscrizione nella parte absidale, inaugurata l’8 dicembre del 1289 alla presenza del giudice Mariano II di Arborea. Si tratta probabilmente di un rifacimento in quanto, in quel periodo, San Pantaleo, o Dolia antico nome del borgo, ospitava il Curatore ed era la sede del vescovado “De Olia”. Se nel 1289 il tempio viene ultimato, negli anni successivi i lavori riguardano soprattutto l’abbellimento della Cattedrale con affreschi nella parte absidale, con il grande dipinto dell’Arbor Vitae di scuola Trecentesca ed il retablo di San Pantaleo, risalente alla fine del Quattrocento, che fu attribuito ad un artista spagnolo, di scuola maiorchina.

Chiesa di Santa Maria.  La prima attestazione risale alla seconda metà del XVIII secolo, secondo quanto tramanda un documento dell’Archivio Arcivescovile. Ma il rito dell’Assunta, testimoniato dalla presenza di una statua della Madonna Dormiente, ha una tradizione antichissima.

 

Informazioni utili:

I monumenti saranno visitabili gratuitamente, il pomeriggio di Sabato 1 Giugno 2019 dalle ore 16 alle ore 20 e la Domenica 2 Giugno 2019 dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20. Per la visita ai siti si consigliano abbigliamento e scarpe comode. Le visite alle Chiese verranno sospese durante le funzioni religiose. E’ facoltà dei responsabili della manifestazione limitare o sospendere in qualsiasi momento, per l’incolumità dei visitatori o dei beni, le visite ai monumenti. In alcuni siti la visita potrà essere parziale per ragioni organizzative o di afflusso.

Partecipano e collaborano alla Manifestazione:

Comune di Dolianova, Scuola Media di Dolianova,  l’insegnante Marina Floris e gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Dolianova, i ragazzi e le ragazze degli Istituti Superiori coordinati da Maria Bonaria Zandara, Gigi Erriu del Circolo Dolia, Gianni Stocchino di Street Books e Franco Serra.

 

 

 

Ufficio Relazioni con il Pubblico

Dott.ssa Angela Agus