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2 nd Touristic Route: The Tour of the Mountains

Si parte da Dolianova.

 
2 nd Touristic Route: The Tour of the Mountains
 

1) Per coloro che amano stare all’aria aperta le campagne di Dolianova riservano numerosi itinerari naturalistici da percorrere a piedi, in bicicletta, e a cavallo. Immergersi nel verde della macchia mediterranea parteollese riserverà sicuramente intense emozioni. Un itinerario paesaggisticamente affascinante anche se fisicamente impegnativo, è attraversare la foresta demaniale di Monte Arrubiu, per giungere ai piedi del Monte Cirronis dal quale si può ammirare il golfo di Cagliari. Un’altra meta particolarmente interessante dal punto di vista faunistico

 

e floreale è “Su Garroppu e Nicolo” al quale è legata la leggenda del fiore della valeriana che, se colto a mezzanotte del 24 dicembre al centro del laghetto, porterà prosperità e fortuna. Altri percorsi interessanti sono quelli che si diramano da “Su Cuili e is Coccusu” verso l’interno del territorio Dolianovese. La visita alle sorgenti è una un altro itinerario di si curo interesse in quanto, oltre a testimoniare la richezza delle acque del Parteolla, mette in luce i diversi siti archeologici presenti. Mitza de Aramu, Mitza de S’Arrexini, Mitza de su Tiriaxciu, Mitza de Sa Cotassa, Mitza de Sa Teula, Mitza dede Pirastu, Mitza de Salamu, Mitza de S’Ilixci, Mitza Sergada, Mitza de Sa Cannadedda, Mitza de su Accu de Is Figus, Mitza Sa Costa de Cubeddu, Mitza de Giorgi Porru, Mitza e S’Oru, Mitza de Brai Zanda.

 2) Un percorso da non perdere è quello che porta al fitto bosco della Colonia dove immersa nel verde si trova la chiesa campestre di San Michele, tappa obbligata per chi è diretto nel territorio di Sinnai e al monte Serpeddì. Prima di avventurarsi fra le montagne potete ristorarvi con un pranzo tradizionale, nel centro turistico “Sa Colonia”, che offre anche la possibilità di pernottamento.

 

3) Le montagne del paese offrono numerosi insediamenti archeologici. La prima tappa è al nuraghe “Sa dom’ ‘e s’orcu”, sentinella posta in una posizione di controllo del paesaggio, che tutelava i siti sottostanti da eventuali attacchi di altre popolazioni.

4) Poco distante è presente “Sa mitza ‘e s’ossu”, un luogo di culto fenicio, dove si svolgevano cerimonie sacrificali per il culto del fuoco. Si scende al di sotto della strada provinciale e dopo aver percorso alcune centinaia di metri, attraverso una strada sterrata in mezzo alla pineta, si supera la sorgente “Sa mitza ‘e s’oru” e si giunge in prossimità di una tomba di giganti, risalente al periodo pre-nuragico. Si tratta di uno spazio sacro dove si praticavano numerosi rituali. Chi lo desidera può riffocillarsi nel ristorante in prossimitaà delle fonti, in località “San Giorgio.